Lo scorso anno (2023), uno studio creativo di New York che basa i suoi lavori sull’intelligenza artificiale, Maison Meta, in collaborazione con Revolve, un e-commerse di moda e abbigliamento, ha ospitato la prima AI Fashion Week, cioè la prima settimana della moda le cui collezioni erano interamente progettate con l’uso dell’intelligenza artificiale. L’evento ha riscosso un notevole successo, contando più di 400 partecipanti (fashion designer o aspiranti tali) da tutto il mondo, più di 14 mila spettatori registrati, un engagement online, principalmente da USA, Brasile, Italia e Cina, da generare un introito di 4 milioni di dollari in ADvertising (parliamo di Sponsor per la maggior parte).
Il catalizzatore per la partecipazione era molto semplice, i tre designer vincitori avrebbero visto la loro linea prodotta e messa in vendita proprio nell’e-commerce Revolve. Ogni creativo avrebbe dovuto inviare circa 30 foto, divisi tra foto di passerella, close up e shooting in esterna. Due delle collezioni vincitrici provengono da designer senza esperienza nel campo della moda.
Il vincitore del primo premio, José Sabral, che ha denominato il suo nuovo marchio Paatiff, ha una formazione in architettura, così come la vincitrice del secondo posto, Matilde Mariano, il cui marchio si chiama Molnm. Entrambi sono originari del Portogallo. L’ultimo vincitore, noto come Opé Stylestar — che è anche il nome del suo marchio, Opé — è nato e cresciuto negli Stati Uniti e ha lavorato presso Betsey Johnson prima di diventare uno stylist.
I vincitori hanno progettato le loro collezioni utilizzando i generatori di immagini Midjourney e Stable Diffusion e, in alcuni casi, hanno effettuato modifiche con Photoshop.
Per produrre i capi fisici, ognuno ha trascorso del tempo con il team di Revolve a Los Angeles lavorando allo sviluppo del prodotto e alla ricerca dei materiali.
Dall’Idea al Capo Finito: Un Nuovo Orizzonte per la Moda
Ai vincitori è stato assegnato un project manager e hanno avuto accesso a tutti gli aspetti della catena di fornitura e dei team di Revolve: il team dell’atelier, gli sviluppatori di prodotto, i modellisti e i tecnici. In collaborazione con questi team, i tre vincitori hanno cercato tessuti e perfezionato le iterazioni dei loro disegni. Questi sono stati poi prodotti internamente. (Questa era la prima di due collezioni che i vincitori produrranno con Revolve nell’ambito del programma incubatore di un anno.)
Ora, le tre collezioni vincenti sono in vendita — in forma fisica — sul sito di e-commerce di moda Revolve. I prezzi delle collezioni variano da 228 a 1.598 dollari e sono disponibili nelle taglie da XS a L.
Il processo ha evidenziato come l’IA possa influenzare il processo di immissione sul mercato delle collezioni di moda, sia in termini di possibilità di design che di efficienze. “Ogni collezione dei designer è stata prodotta in piccole quantità e ha prezzi nella fascia alta per noi, poiché ogni articolo è molto unico,” afferma Mitch Moseley, CEO dei marchi di proprietà di Revolve, che ha supervisionato il processo di design e produzione. Ha rifiutato di commentare come verranno divisi i profitti tra i designer e l’azienda.
AI e Moda: Una Sinergia in Evoluzione
L’AI Fashion Week non è solo un’esibizione delle possibilità estetiche dell’intelligenza artificiale, ma è anche un esperimento sociale e culturale che mette in discussione le convenzioni esistenti nella moda.
Uno degli insegnamenti chiave dell’ AIFW è che la tecnologia può anche permettere a persone che non hanno necessariamente una formazione in moda di produrre disegni innovativi.
Gli organizzatori hanno sottolineato l’importanza di una collaborazione tra umani e AI, evidenziando come quest’ultima possa agire da catalizzatore per la creatività umana piuttosto che sostituirla. I designer hanno utilizzato l’AI per esplorare nuove forme, colori e tessuti, risultando in creazioni che spingono i confini della moda tradizionale.
“È necessaria una visione, serve creatività e poi bisogna imparare ad usare gli strumenti”
Critiche e sviluppi futuri
La reazione del pubblico e degli addetti ai lavori è stata in gran parte positiva, con molti che lodano l’approccio innovativo dell’AIFW.
Tuttavia, persistono dubbi sull’impiego dell’intelligenza artificiale nel settore, in particolare riguardo al rischio di omogeneizzazione del design e alla perdita di un tocco personale e potrebbero portare alla perdita di posti di lavoro nell’industria man mano che l’automazione prende il sopravvento su vari compiti.
La decisione di Revolve di abbracciare la moda generata dall’IA non solo dimostra la sua audacia ma segnala anche che l’IA è qui per restare.
Stanno giocando un ruolo di primo piano nel rendere la moda generata dall’IA accessibile ai consumatori e nel legittimare questa tendenza emergente. Il futuro della moda generata dall’IA è ancora incerto, con potenziali benefici e sfide in gioco.
La sua adozione finale da parte dei consumatori e dell’industria della moda si evolverà nel tempo. Ma una cosa è certa, gli sforzi pionieristici di Revolve stanno spianando la strada affinché questa tecnologia trasformativa rivoluzioni il panorama della moda.