A partire dalla terza versione, precisamente la 1.5 uscita nel 2009, Google ha iniziato a chiamare le sue release di Android con nomi di dolcetti.
Iniziati appunto da Android Cupcake, passando per le famose Jellybean, KitKat e Lollipop, si è arrivati l’anno scorso ad Android Pie.
La peculiarità di questa nomenclatura consisteva nel fatto che le versioni erano ordinate alfabeticamente rispetto alla prima lettera del proprio nome, Cupcake era la terza versione uscita, e la C è la terza lettera dell’alfabeto, così come android Oreo, quindicesima versione uscita, fa riferimento alla lettera O, quindicesima lettera dell’alfabeto (inglese).
"AndroidQ sarà chiamato definitivamente Android 10."
Questa metodologia di ordinamento creava però un pò di confusione da parte degli utenti, in quanto effettivamente non era immediata, e spesso portava sia utenti che sviluppatori a controllare quale delle versioni fosse la più recente.
Questo è uno dei motivi per cui dalla prossima versione di android Google userà una nomenclatura numerica, infatti quella che doveva chiamarsi android Q (con presumibilmente un nome di dolcetto), si chiamerà invece android 10!

“lollipop” può essere difficile da pronunciare per alcune nazioni
Sameer Samat, vicepresidente di Google, afferma inoltre che il nome è stato cambiato anche per una questione di inclusività:
“Android è un brand mondiale, usato da più persone in India e Brasile che negli Stati uniti…usare nomi di dolci inglesi avrebbe fatto sentire escluse molte persone, ad esempio in molte nazioni i marshmallows non esistono”.
Oltre al nome, anche il logo stesso di android (sia iconografia che logotipo) subirà un restyling:
in particolare la scritta cambierà colore da verde a nera, mentre al robottino, che rimarrà la mascotte della compagnia, sono state cambiate le antenne e la posizione degli occhi.
Lo stesso verde android sarà cambiato con un verde a cui è stato rimosso del giallo dal suo schema colore, rendendolo così più “digitale” e acceso.
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